Raffaele Viviani, il suo universo dei sentimenti, quelli più intimi e poco oleografici delle sue anime rappresentate nel suo teatro musicale, si danno una sorta di appuntamento in una di quelle stradine buie che tanto amava. Solitudini che si prendono per mano senza essere mai compassionevoli. Del resto le sue prostitute diventavano regine, anime dannate senza desiderare di redimersi, abbandonate a quel destino che qualcuno aveva scritto per loro… fortunate quando ad averlo scritto quel destino è stato il più nubile degli scugnizzi… Raffaele Viviani.

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da: Raffele Viviani

con: Lalla Esposito

al pianoforte: Antonio Ottaviano